Data odierna:23 Novembre 2024
Economia politica

Economia Politica


L’economia politica è la scienza sociale che studia le attività umane in termini economici. Nello studio dell’economia politica si possono distinguere due sezioni:

  • microeconomia, che studia il comportamento delle singola unità economiche (consumatore, imprenditore, ecc..)
  • macroeconomia, che si occupa delle relazioni che intercorrono tra quantità globali o grandi aggregati (tutti i consumatori, tutti gli imprenditori, ecc.)

Oltre che per la preparazione all’esame universitario, il seguente quiz di economia politica è utile per la preparazione a diversi concorsi pubblici in ambito amministrativo, economico e finanziario.

Il quiz di economia politica presenta 15 domande a risposta multipla per l’autovalutazione e la preparazione dell’esame. Le domande del quiz di economia politica sono estratte casualmente da una banca dati con oltre 1000 domande, pertanto, ripetendo il test diverse volte, si incontreranno domande differenti.

Economia Politica

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La misura dell'inflazione consiste nel calcolo mensile della variazione dei prezzi di un insieme prefissato di beni e servizi (cosiddetto "paniere"). In Italia il calcolo è affidato all'Istat che produce tre diversi indici. Per il 2017, per due indici il calcolo della variazione dei prezzi riguarda un paniere di 1.481 prodotti (dalla pasta al trasporto aereo passeggeri, dal pane ai personal computer, dalla benzina alle consumazioni al bar, ecc.) rappresentativi di tutti quelli consumati dalle famiglie. Di quali indici si tratta?

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Si leggano le seguenti affermazioni: 1) il PIL reale è una misura della produzione aggregata; 2) il PIL reale è uguale alla somma delle quantità di beni finali prodotti nell'economia valutati al loro prezzo corrente; 3) le variazioni al PIL reale riflettono sia cambiamenti nei prezzi che nelle quantità; 4) Il PIL reale è anche chiamato PIL a valori o a prezzi correnti.

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Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Gli oligopolisti sono consapevoli della reciproca indipendenza. - Un cartello può fissare i prezzi e lasciare che i propri membri si facciano concorrenza per aggiudicarsi quote di mercato.

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Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori. 1. I beni inferiori sono quei beni considerati indispensabili e quindi del tutto insensibili a variazioni di prezzo. 2.I beni normali sono caratterizzati da elasticità della domanda al reddito positiva, che risulta minore per i beni di lusso rispetto ai beni di prima necessità.

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Non rientrano nella forza lavoro:

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La ricchezza totale di un individuo, dalla quale dipende il suo consumo, è la somma della sua ricchezza non umana e della sua ricchezza umana. Appartiene alla seconda:

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Attività finanziarie che promettono un flusso di pagamenti certi in un dato periodo di tempo:

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I macroeconomisti di solito considerano due indicatori del livello dei prezzi o indici dei prezzi: il deflatore del Pil e l'indice dei prezzi al consumo. Considerando il primo aspetto si leggano le due seguenti affermazioni: 1. Il deflatore del Pil nell'anno t, Pt, è definito come il rapporto tra Pil nominale e Pil reale nell'anno t. 2. Il deflatore del Pil contiene informazioni in merito al prezzo medio della produzione, cioè dei beni finali prodotti nell'economia.

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Quale delle seguenti è conseguenza di una riduzione dell'attivo di una banca?

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Partendo dal presupposto che i consumatori si comportino razionalmente, esistono due principali approcci all'analisi del loro comportamento: l'approccio marginalista e l'approccio ordinalista. Questo secondo approccio parte dalla costruzione della curva di indifferenza, che mostra tutte le combinazioni di due beni tra le quali il consumatore è indifferente, ossia tutte le combinazioni che gli assicurano lo stesso livello di utilità. Si leggano le seguenti affermazioni sulle curve di indifferenza. Prima: la pendenza della curva di indifferenza diminuisce man mano che ci spostiamo verso il basso lungo la curva. Seconda: le curve di indifferenza hanno una pendenza negativa.

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